Veramente
un gioiello, che si fa apprezzare per l'eccellente capacità
introspettiva di Kafka (non che non fosse cosa nota!), per come pagina
dopo pagina viene scandagliato fin nei minimi particolari il suo
rapporto col padre e le psicodinamiche familiari che ne derivavano nel
quotidiano menage domestico. Un libro di analisi ed autoanalisi, una
trasposizione letteraria (o semplicemente e privatamente
epistolare) dell'opera di Freud, un affresco personalissimo e al tempo
stesso così universale, dentro il quale ciascuno di noi può intravedere
elementi della propria infanzia o genitorialità. Mentre lo leggevo mi
sono chiesto se lo stessi sfogliando come figlio o come padre,
probabilmente come entrambe le cose, dentro ci ho rivisto, per quanto
esasperate, diverse situazioni che ho vissuto nei due ruoli.
Mi ha inoltre aiutato a comprendere meglio sia La metamorfosi, letta in adolescenza, che Il processo, letto invece in età adulta, a capire come sia l'insetto orribile che la persecuzione apparentemente inspiegabile siano probabilmente e semplicemente la vita privata ed interiore dell'autore piuttosto che metafore esistenziali rappresentative dell'uomo moderno e del suo senso di inadeguatezza. Ma nel momento in cui tutto ciò ci viene mostrato nella sua nudità, e ciò avviene grazie alla grandezza della mente e della penna di Kafka, esso diviene anche nostro e per tanto in qualche modo universalizzato e tutt'ora attuale.
Decisamente da non perdere!